Meglio un bicchiere mezzo vuoto…

Ogni mattina entro in un bar dove si producono delle paste eccezionali e vengono serviti caffè e cappuccini perfetti, ma la cortesia ed i sorrisi sono tremendamente rari. Sfoglio un giornale ed un annuncio pubblicitario mostra dei prodotti con foto, descrizioni sommarie, slogan, ma il nome della società o di chi li propone nemmeno l’ombra. Incontro imprenditori che devono vendere i loro prodotti ed i loro servizi e spesso devo spiegare loro che è necessario rimettere a posto la loro immagine, ma spesso mi sento rispondere che quello che hanno va benissimo.

Cosa ci azzecca un sorriso con il nome di una società e un’immagine ordinata? Niente ? Può darsi, ma immagini, segni, comportamenti, parole, colori, se usati bene potrebbero arricchire e riempire, se usati male non portano a nulla o peggio creano danni.

Credo ormai che parlare di questi argomenti con chi può essere rappresentato come un “bicchiere mezzo pieno” sia tempo perso, la mancanza di comprensione che il mondo cambia molto velocemente e che gli strumenti o i metodi usati finora non servono più, è drammaticamente presente in loro e il tempo per provare a fargli cambiare idea è inutile.

Credo, invece, che l’unica possibilità di trovare soddisfazione professionale e personale la si debba ricercare in chi sta iniziando oggi, chi si sta affacciando entusiasta in un sistema cronicamente in crisi, ma che allo stesso tempo può essere rappresentato come un “bicchiere mezzo vuoto” desideroso di essere riempito. Dedicare la propria attenzione e il proprio tempo a chi è in una fase di “creazione e realizzazione della propria idea” o in una fase “di partenza” è sicuramente il modo migliore per investire il tempo e le risorse di tutti per contribuire ad un miglioramento generale.